GEISHE E SAMURAI. LA BELLEZZA E LA FORZA.

Geishe e Samurai: una mostra e 125 immagini per portare il Sol Levante nella sale del Palazzo Ducale di Genova. Stampe fotografiche su carta all’albumina colorate a mano che in molti decidono di ricordare portandosi via album-souvenir.

Geishe e Samurai: una mostra e 125 immagini per portare il Sol Levante nella sale del Palazzo Ducale di Genova. Dal 18 aprile al 25 agosto 2013.

Un’epoca cruciale per il Giappone: siamo alla fine dell’Ottocento, che vede questo straordinario paese aprirsi per la prima volta alle influenze occidentali e alla modernizzazione forzata dell’epoca Meiji. È il momento in cui i viaggiatori europei si affacciano su questa cultura millenaria e raffinatissima: un incontro epocale, che in molti decidono di ricordare portandosi via album-souvenir.

Se un’immagine davvero vale più di mille parole, è facile immaginare quanto questi album, riempiti con stampe fotografiche su carta all’albumina colorate a mano dalle delicate mani degli artigiani, abbiano da raccontare su questo storico incontro tra Oriente ed Occidente.

Bellezza sublime da una parte ed eroe dell’ultraesotico dall’altra: Geishe e Samurai, oltre a rappresentare i veri simboli della cultura tradizionale nipponica, hanno l’aspetto comune di essere artisti completi ed esperti in molte arti. Il lungo e difficile addestramento a cui si sottoponevano per raggiungere tale obiettivo e che li avrebbe guidati per tutta la vita si assomiglia molto. I principi a cui si rifanno si tramandano ancora oggi nelle tradizioni locali.

Il volto dipinto di un bianco uniforme, simile ad una maschera di porcellana, guance imporporate, labbra colorate con rosso vermiglio a ricordare l’ aspetto di un bocciolo di rosa. I capelli raccolti in una particolare acconciatura ricca di forcine e vestita di un raffinato kimono: è questa l’inconfondibile immagine di una Geisha, che è possibile incontrare ancora in alcuni distretti di Kyoto.

Un’imponente armatura, diversa a seconda del rango ma spesso color porpora, corredata di un elmo e due sciabole guarnite d’oro; in mano le redini del suo cavallo, coperto da grandi ciuffi gialli e una sella finemente ornata sono invece i segni inconfondibili di un tradizionale guerriero giapponese: il Samurai.

Come un viaggio che inizia nei paesaggi illuminati dalla luce del mattino e termina con le luci della sera, la mostra si conclude con la notte, immortalata nelle immagini delle case di appuntamento e dei quartieri del piacere, e delle bellissime donne che vi dimorano, con o senza veli. Ma la magia dell’esposizione resta: nelle mura di Palazzo Ducale, e nel cuore dei visitatori.

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